Accordo Stato-Regione Siciliana e soluzioni per ex Province siciliane

SITUAZIONE INIZIALE (2018)

Gli accordi siglati tra lo Stato e la Regione Siciliana (ultimo dei quali nel 2016, Governi Renzi e Crocetta), unitamente ad una scombinata legge regionale sull’abolizione delle Province in Sicilia e all’incremento del prelievo forzoso (votato a più riprese a livello nazionale dal centro-destra e dal centro-sinistra), hanno alterato la struttura istituzionale e i bilanci degli enti provinciali, compromettendo l’erogazione dei servizi di base e bloccando gli investimenti.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

Stanziati 10 milioni per un’ulteriore riduzione del prelievo forzoso

Grazie ad un emendamento a prima firma del collega Paolo Ficara approvato in legge di bilancio 2021, siamo riusciti ad ottenere un’ulteriore riduzione del prelievo forzoso di 10 milioni di euro annui. In particolare, per la Città Metropolitana di Palermo saranno disponibili ogni anno oltre 2 milioni di euro aggiuntivi che si potranno trasformare in ulteriori cantieri per strade provinciali e scuole e in nuovi concorsi per rafforzare le strutture tecniche e amministrative.

Stanziati e ripartiti 80 milioni dal 2020 in poi per ridurre il prelievo imposto dallo Stato alle ex Province siciliane

Con l’art. 1, comma 875 della legge di bilancio 2020 abbiamo ridotto in maniera strutturale di 80 milioni annui dal 2020 in poi il prelievo imposto dallo Stato, riequilibrando le iniquità rispetto alle province del resto d’Italia. Nel febbraio 2020, con un emendamento approvato a mia prima firma al decreto “Milleproroghe”, abbiamo ripartito le suddette risorse (17,7 milioni per la Città Metropolitana di Palermo). In questa maniera diamo alla Regione Siciliana tutti gli strumenti dovuti per garantire il funzionamento di tali enti.

Stanziati 100 milioni (2019) per salvare le ex Province e approvate norme per favorire lo sblocco degli investimenti e la regolare erogazione dei servizi ai cittadini

Il 10 maggio 2019, dopo mesi di pressioni, interlocuzioni e negoziati da parte del Movimento 5 Stelle, è stato siglato l’addendum all’intesa Stato-Regione del dicembre 2018, grazie alla quale mettiamo le ex Province nelle condizioni di operare, dando seguito ancora una volta all’impegno preso. Tale integrazione dell’accordo è stata poi tradotta in legge in Parlamento con la conversione del decreto “crescita”.

Siglato nuovo Accordo Stato-Regione Siciliana

Il 19 dicembre 2018 è stata siglata la nuova intesa tra Stato e Regione che supera quella siglata dai governi precedenti.

OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE
1
Monitorare e stimolare l’attività del Governo nazionale e della Regione per la piena e tempestiva attuazione dell’accordo siglato e delle successive integrazioni
APPROFONDIMENTI
L’impegno per le ex Province siciliane

Unitamente ad alcuni colleghi parlamentari nazionali eletti in Sicilia col Movimento 5 Stelle, sin dall’inizio della legislatura nel 2018 abbiamo costituito un gruppo di lavoro sul tema delle ex Province siciliane, consapevoli della necessità di intervenire sia con soluzioni strutturali che con interventi tampone al fine di garantire l’erogazione dei servizi fondamentali ai cittadini. Grazie ad una costante interlocuzione di tale gruppo di lavoro col Governo – ed in particolare grazie all’impegno e alla dedizione del Sottosegretario al Ministero dell’economia e delle finanze, Alessio Villarosa –, abbiamo rappresentato la peculiare situazione delle ex Province siciliane e lavorato affinché si arrivasse ad un accordo con la Regione Siciliana che potesse favorire il rilancio della nostra terra. Da ottobre 2018 ho attivato una interlocuzione costante con gli uffici competenti della Città Metropolitana di Palermo.

Le peculiarità del nuovo accordo Stato-Regione Siciliana

Grazie alla nuova intesa tra Stato e Regione, rispetto al 2018 il contributo della Regione al risanamento della finanza pubblica si riduce a un miliardo. II Governo riconosce alla Regione un trasferimento di 540 milioni di euro da destinare ai liberi consorzi e Città metropolitane per le spese di manutenzione straordinaria di strade e scuole, da erogare nei prossimi sei anni. Il Governo nazionale si è impegnato a trovare, entro il 30 settembre 2019, adeguate soluzioni per il sostegno ai liberi consorzi e alle città metropolitane della Regione Siciliana, al fine di garantire parità di trattamento rispetto ai medesimi enti del restante territorio nazionale. Altro passaggio di assoluta rilevanza è l’impegno congiunto di aggiornare ed attuare, entro il 30 settembre 2019, le norme presenti nello Statuto siciliano in materia di autonomia finanziaria. Entro il 31 gennaio 2019 dovranno essere congiuntamente definite le modalità di attribuzione dell’IVA alla Regione Siciliana e si procederà all’individuazione in via definitiva delle modalità di attribuzione del gettito relativo all’imposta di bollo. Oltre a queste misure, il Governo si è impegnato a valutare forme di fiscalità di sviluppo, al fine di favorire il rilancio economico e sociale e ad attrarre investimenti nell’Isola. Abbiamo ottenuto l’impegno da parte della Regione a garantire un incremento della spesa investimenti, a partire dal 2019 fino al 2025, di almeno il 2% rispetto all’anno precedente. Insomma, il Governo nazionale a guida Movimento 5 Stelle tende una mano alla Regione ma pretende che questa rilanci gli investimenti e riqualifichi finalmente i suoi conti. L’accordo, per le parti di competenza, è stato recepito all’art. 1, commi 880-886 della legge di bilancio del 2019.

L’attività di monitoraggio sull’utilizzo delle risorse destinate alle ex Province

Nel settembre 2023 ho depositato un’interrogazione a risposta orale indirizzata al Presidente della Regione e all’Assessore per le autonomie locali per sapere in che maniera siano stati utilizzati o si intendano utilizzare i 540 milioni di euro destinati alle ex Province siciliane per le spese di manutenzione straordinarie di strade e scuole.

08/12/2018
Approvato ordine del giorno su tavolo permanente di monitoraggio dell’accordo Stato-Regione

08/12/2018
Approvato ordine del giorno su risorse finanziarie per garantire sopravvivenza ex Province

06/02/2019
Approvato ordine del giorno su norme derogatorie per approvazione bilanci ex Province

18/02/2019
Riunione con Presidente della Regione Siciliana

10/05/2019
Sigla addendum intesa Stato-Regione per impegno a stanziamento di 140 milioni di euro per salvare le ex Province e approvazione norme per favorire lo sblocco degli investimenti (circa mezzo miliardo di euro) e la chiusura dei bilanci per la regolare erogazione dei servizi

27/06/2019
Approvazione norme per fare ripartire le ex Province siciliane nella legge di conversione del “decreto crescita”

22/10/2019
Tavolo tecnico tra Ministero dell’economia e delle finanze e Regione Siciliana

30/10/2019
Richiesta ad Assessore regionale per gli enti locali relativa a stanziamento 20 milioni di euro per strade provinciali ed edilizia scolastica

22/11/2019
Incontro con Rappresentanti sindacali dei lavoratori della Citta Metropolitana di Palermo

25/11/2019
Sollecito a Ragioniere generale della Regione per sblocco 20 milioni di euro per strade provinciali ed edilizia scolastica

15/01/2020
Tavolo di lavoro tra Ministero dell’economia e delle finanze e Regione Siciliana

15/01/2020
Interrogazione a risposta orale su attuazione accordo Stato-Regione

05/02/2020
Tavolo di lavoro al Ministero dell’economia e delle finanze con ex Province

06/02/2020
Tavolo di lavoro al Ministero dell’economia e delle finanze con ex Province

13/02/2020
Emendamento approvato con decreto di riparto 80 milioni

25/02/2020
Interpellanza al Ministro dell’economia e delle finanze su rispetto intesa Stato-Regione per risanamento ex Province

27/09/2023
Interrogazione al Presidente della Regione e all’Assessore per le autonomie locali e la funzione pubblica su risorse destinate all’ex Province

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