Settore fieristico-congressuale: 20 milioni a sostegno degli operatori

Siamo ben consapevoli che per dare ristoro a determinati settori sia una missione impossibile ma stiamo provando a dare qualche ulteriore segnale di presenza dello Stato ad alcune imprese che stanno pagando un prezzo più elevato a causa della crisi Covid-19.   Ad esempio abbiamo messo in campo ulteriori risorse a sostegno del settore fieristico-congressuale ed eventi, uno tra i più colpiti dagli effetti economici dell’epidemia ma anche tra i più importanti per la ripresa e lo sviluppo dell’economia locale e nazionale. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, con Decreto Ministeriale n. 371 del 3 agosto 2020, ha infatti stanziato 20 milioni di euro, a valere sul Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali, per il ristoro degli operatori nel settore fiere e congressi.

Nello specifico, il Fondo è stato istituito con il decreto Rilancio, con una dotazione iniziale di 171,5 milioni di euro per l’anno 2020, allo scopo di sostenere il mondo dell’editoria, spettacoli, grandi eventi, fiere, congressi, musei. Inoltre, con il Decreto Agosto, oltre ad averne ampliato le possibilità utilizzo agli operatori del settore fiere e congressi, abbiamo previsto un incremento di 60 milioni di euro per il 2020 della dotazione iniziale del Fondo (art. 80 commi 1, lettera, e 7).

Potranno presentare una sola domanda, riferita alternativamente al settore fieristico, congressuale, della logistica o dell’allestimento di fiere o congressi:

  • gli enti fiera e i soggetti con codice ATECO principale 82.30.00,
  • i soggetti erogatori di servizi di logistica e trasporto e di allestimento che abbiano una quota superiore al 50% del fatturato derivante da attività riguardanti fiere e congressi,

che, tra il 23 febbraio 2020 e il 30 settembre 2020, abbiano subito un calo di fatturato per la cancellazione, l’annullamento o il rinvio, a causa dell’emergenza, di almeno un evento fieristico o congressuale in Italia o all’estero. Le perdite vengono calcolate confrontando i ricavi del periodo dal 23 febbraio 2020 al 31 luglio 2020 con quelli dello stesso periodo del 2019.

I soggetti dovranno comunque rispondere ai seguenti criteri:

  • avere sede legale in Italia;
  • essere in regola con gli obblighi in materia previdenziale, fiscale, assicurativa;
  • non avere procedure fallimentari in corso o condizioni ostative alla contrattazione con le pubbliche amministrazioni.

Per coloro che hanno ricevuto il contributo a fondo perduto destinato agli operatori del settore ricreativo e dell’intrattenimento (art. 25 bis Decreto Rilancio), il beneficio verrà erogato come forma di integrazione, pertanto calcolato al netto del contributo a fondo perduto eventualmente riconosciuto.

Parallelamente stiamo lavorando per dare seguito a quanto abbiamo previsto con l’art. 25-bis del decreto “rilancio” ovvero un sostegno alle imprese operanti nei settori divertimento e intrattenimento nonchè di organizzazione feste e cerimonie. Al momento abbiamo stanziato 5 milioni di euro.

AGGIORNAMENTO: La Direzione generale Turismo del Ministero ha pubblicato un avviso con le modalità e le scadenze per la presentazione delle domande.