Approvata la legge di bilancio 2020

La legge di bilancio del 2020 ha un merito di fondo: aver evitato l’aumento di 23 miliardi di tasse per i cittadini che l’irresponsabilità di una crisi di governo causata dalla Lega di Salvini in pieno agosto stavano rendendo concreto. Partendo da questo obiettivo imprescindibile abbiamo costruito una manovra economica che conferma le principali misure sociali già previste l’anno scorso – il reddito di cittadinanza, quota 100, l’opzione donna, l’APE sociale –, affiancando un pacchetto per la famiglia che rafforza e amplia strumenti quali il bonus bebè, il bonus asili nido e il congedo obbligatorio di paternità e prevedendo l’assegno unico familiare dal 2021 con una dotazione di oltre 1 miliardo (e di 2 miliardi dal 2022 in poi). Massima attenzione anche al tema delle disabilità con uno stanziamento di oltre mezzo miliardo per il triennio, un finanziamento integrativo di 50 milioni per il 2020 al fondo per le non autosufficienze e 58 milioni per l’assistenza a disabili gravi privi di sostegno familiare (fondo “dopo di noi”).
Avviamo un percorso di riduzione delle tasse per i lavoratori con 3 miliardi di euro per il 2020 che resteranno nelle tasche dei lavoratori e che diventeranno 5 miliardi a decorrere dal 2021.
La lotta ai cambiamenti climatici tramite la riduzione delle emissioni, il risparmio energetico, la promozione di una economia circolare e decarbonizzata sono tutti obiettivi che per essere perseguiti necessitano di un ruolo in prima linea dello Stato. In questa legge di bilancio stanziamo 20,8 miliardi (2020-2034) di investimenti pubblici “verdi”, oltre ai 4,2 miliardi (2020-2023) resi disponibili per l’avvio del Green new deal; creiamo infatti un fondo per rilanciare a livello pubblico e privato la decarbonizzazione dell’economia, la riduzione dell’uso della plastica e la sostituzione con materiali alternativi, la rigenerazione urbana, la promozione dell’economia circolare e del turismo sostenibile, l’adattamento e la mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico, il supporto all’imprenditoria giovanile e femminile.
Parallelamente a questo pacchetto di investimenti statali e di risorse per incentivi agli investimenti privati, stanziamo risorse per interventi da parte degli enti locali:  2,5 miliardi nel prossimo triennio per messa in sicurezza del territorio, efficientamento energetico, sviluppo sostenibile e risorse pluriennali per la progettazione degli interventi da parte degli enti locali. 850 milioni ulteriori nel prossimo triennio verranno destinati alla manutenzione delle strade provinciali e delle scuole.
Massima attenzione per il rilancio delle aree che hanno un forte potenziale di sviluppo: 200 milioni per il rifinanziamento della strategia nazionale delle aree interne, 10 milioni per i comuni montani e 41 milioni per investimenti infrastrutturali per le isole minori. Ma soprattutto priorità al Sud del Paese: esonero contributivo al 100% per le assunzioni di under 35, 25 milioni di euro per finanziare le tariffe sociali per i collegamenti aerei da e per la Sicilia e 50 milioni per la continuità territoriale, 300 milioni di euro (2020-23) per finanziare le infrastrutture sociali (destinate ai settori dell’istruzione, della salute e ad altri servizi per la comunità), 617 milioni di euro per la proroga del credito d’imposta per gli investimenti, 250 milioni per il fondo “Cresci al Sud” per investimenti nel capitale delle piccole e medie imprese, a sostegno della competitività e della crescita dimensionale. Senza dimenticare la riduzione strutturale di 80 milioni di euro del prelievo forzoso delle ex province siciliane per completare l’attuazione degli impegni presi nell’accordo Stato-Regione del dicembre 2018.
Continuando il percorso già avviato col decreto fiscale, contrastiamo l’evasione attraverso gli incentivi ai pagamenti elettronici: grazie al “bonus Befana” riporteremo nelle tasche dei cittadini italiani 3 miliardi di euro nel gennaio 2021.
Abbiamo deciso di dare un importante segnale di riconoscenza del Paese a quei dipendenti pubblici che ogni giorno garantiscono la nostra sicurezza: 350 milioni per il triennio (e 165 milioni dal 2022 in poi) andranno ai Vigili del fuoco per una riequilibrio salariale con le altre forze dell’ordine che era atteso da troppo tempo; 48 milioni dal 2020 serviranno per compensare lo straordinario delle Forze di Polizia. Investiamo 150 milioni di euro per rinnovare il piano “strade sicure” nelle città italiane. Per il pubblico impiego prevediamo 325 milioni di euro per il 2020 per la contrattazione collettiva, che diventeranno 1,6 miliardi dal 2021 in poi.
In tema di salute prevediamo l’abolizione del superticket e 2 miliardi di euro per interventi di edilizia sanitaria e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico.
Il diritto alla casa va tutelato ed è per questo motivo che quintuplichiamo le risorse (50 milioni) per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione.
Confermiamo – e aggiorniamo in un’ottica di ecosostenibilità – gli incentivi agli investimenti in beni strumentali, ricerca e sviluppo e formazione e gli incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato (e per le stabilizzazioni).
Puntiamo sulle nostre imprese stanziando 85 milioni di euro per il biennio 2020-21 per il potenziamento del Piano straordinario per la promozione del made in Italy e l’attrazione degli investimenti in Italia.
Infine, un bel messaggio per il Paese: stanziamo 31 milioni per il 2020 per borse di studio in maniera da consentire un diritto ad alti livelli di istruzione a tutti i giovani meritevoli, anche se privi di mezzi.
In conclusione, una legge di bilancio che traccia un percorso per le famiglie, per i lavoratori, per l’ambiente, per le imprese, con uno sguardo attento al futuro del Paese.