Rilancio del Mezzogiorno: approvate le nostre proposte alla Camera dei deputati

Rilancio del Mezzogiorno: approvate le nostre proposte alla Camera dei deputati

Come ho scritto pubblicamente diverse settimane fa, col collega deputato Paolo Ficara abbiamo elaborato alcuni punti da inserire nella relazione del Parlamento per le modifiche al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (di seguito PNRR) . Grazie al pieno sostegno del gruppo parlamentare Movimento 5 stelle e ad un lavoro di coinvolgimento con deputati di altri gruppi siamo riusciti nel nostro intento.

Nella relazione al Governo sul Recovery Plan, la Camera dei deputati ha fatto integralmente propri i paletti che come Movimento 5 stelle avevamo proposto per tutelare le risorse per le aree meno sviluppate del Paese. In particolare, nella versione definitiva del Piano si dovranno rispettare i seguenti orientamenti da noi proposti e che sono stati definitivamente accolti:

Nuove risorse al Mezzogiorno per il superamento dei divari territoriali

Dovrà essere applicato il criterio di riparto tra i Paesi per le sovvenzioni dal Dispositivo di ripresa e resilienza (popolazione, PIL pro capite e tasso di disoccupazione), superando in maniera significativa la quota del 34% di investimenti al Mezzogiorno, senza considerare in tale computo le risorse per interventi in essere, quelle già incluse nei tendenziali di finanza pubblica (come la porzione prevista del fondo sviluppo e coesione, oltre 20 miliardi) e quelle del REACT-EU. In questa maniera vogliamo evitare che vengano presentati come “nuovi investimenti” quelli già acquisiti e che il Sud del Paese attende da decenni di trasformare in infrastrutture e servizi.

Obbligo di reintegro delle risorse FSC anticipate nel PNRR

Dovrà essere chiarito il reintegro delle risorse del FSC assorbite dal PNRR, in assenza del quale verrebbe meno il principio dell’aggiuntività e si contraddirebbe la finalità della coesione territoriale che è uno dei pilastri del Next Generation EU; dovranno essere altresì fornite puntuali indicazioni in ordine al raccordo tra la programmazione delle risorse del FSC e quella del PNRR, al fine di assicurare la coerenza e l’organicità degli interventi previsti.

Riprogrammazione di eventuali risorse rinvenienti, col rigido vincolo di destinazione territoriale

Nel caso in cui, al fine di inserire nel PNRR interventi immediatamente cantierabili, si sostituisca, in toto o in parte, un finanziamento già previsto dal FSC con fondi del Recovery and Resilience Facility, sarà necessario riprogrammare le eventuali risorse rivenienti, garantendo il rispetto del vincolo territoriale originario stabilito dalla relativa fonte di finanziamento, assicurando la riassegnazione delle risorse alle amministrazioni del medesimo territorio che risultino più efficienti e virtuose, fermo restando che le risorse del FSC, già destinate alla realizzazione di opere cantierabili, non potranno essere utilizzate per la concessione di anticipazioni.

Rafforzamento delle strutture tecnico-amministrative degli enti locali e dello Stato, tenendo in considerazione i divari territoriali

Infine, tenendo in considerazione gli squilibri territoriali esistenti in particolare nelle regioni del Meridione, al fine di migliorare l’efficienza dell’azione amministrativa il Governo dovrà attuare un programma organico straordinario di assunzioni a tempo determinato di personale altamente qualificato già previsto dal Governo Conte, attraverso procedure concorsuali snelle e veloci, destinato alle Amministrazioni coinvolte. 

Per concludere

Difendere il Mezzogiorno e promuovere il superamento dei divari territoriali da una posizione di maggioranza è stato il principale elemento che mi ha convinto della necessità del Movimento 5 stelle di essere parte del governo Draghi. Non so quale sarà il risultato finale, è evidente però che in nostra assenza la maggioranza parlamentare sarebbe stata a trazione nord-centrodestra. Oggi invece posso testimoniare che siamo riusciti a convincere tutta la Camera dei deputati ad indicare al Governo una guida chiara e avanzata sul rilancio del Mezzogiorno per il Piano nazionale di riforma e resilienza.

Personalmente continuerò questa battaglia con ogni risorsa personale e istituzionale in mio possesso. Se non utilizziamo questa occasione straordinaria di investimento per ricucire il Paese andremo incontro ad un collasso dello stesso a causa dell’acuirsi dei divari territoriali e sociali.