Cantiere navale di Palermo, marcia indietro su commessa da oltre 100 milioni?
Negli scorsi mesi avevo richiesto che la commessa per la realizzazione del nuovo traghetto di collegamento con le isole minori venisse affidata al polo cantieristico di Palermo. Avevo ricevuto conferma in commissione all’Assemblea Regionale Siciliana da parte dell’Assessore Aricò che, in risposta alla mia interrogazione, dava per scontata la realizzazione del traghetto a Palermo.
Eppure a distanza di qualche mese il Governo regionale mette per iscritto che la realizzazione dello scafo verrà effettuata a Castellamare di Stabia e che il completamento dell’opera verrà realizzato a Palermo.
Procedere così non solo sottrarrebbe una parte significativa del lavoro e della manodopera a livello regionale, ma risulterebbe del tutto irragionevole se si pensa che il committente sia proprio la Regione Siciliana e che a Palermo vi sono le competenze e le maestranze necessarie.
Per questa ragione, ho depositato una nuova interrogazione indirizzata al Governo regionale, al contempo depositata in Senato dalla senatrice Dolores Bevilacqua, per chiedere ancora una volta che l’intera realizzazione del traghetto si svolga presso il cantiere navale di Palermo.
Chiedo che il Governo regionale dica cosa intende fare per portare il lavoro nel nostro territorio. Il cantiere navale, prima di essere il luogo in cui si fanno i vari e i tagli di nastro, è un polo produttivo che va difeso, giorno dopo giorno. E se stai stanziando 100 milioni di euro sono certo che hai il dovere di parlare con Fincantieri e ragionare su dove realizzare i lavori.