Question time in Commissione VIII alla Camera dei deputati

Oggi, durante il question time in Commissione VIII alla Camera dei deputati ho voluto indirizzare l’attenzione del Governo al potenziamento del personale dei Provveditorati delle Opere Pubbliche, chiedendo di conoscere lo stato dell’arte e le iniziative oggi in corso per il rafforzamento di queste strutture. Si tratta di importanti organismi tecnici dello Stato che, oltre ad essere a disposizioni delle amministrazioni statali, sono al servizio degli enti locali per la progettazione di interventi di natura pubblica.

Siamo consapevoli che una delle sfide più importanti per il Paese è quella di avere un cambio di passo in termini di lavori pubblici, non solo perché funzionale ad un rilancio dell’occupazione dell’economia del Paese, ma soprattutto fondamentale per colmare il gap infrastrutturale che esiste nel Mezzogiorno del Paese.

Grazie al Decreto Crescita, voluto dal MoVimento 5 Stelle, già nel 2019 sono ripartite le assunzioni con 100 unità di alta professionalità da destinare ai Provveditorati. Il Ministero ha annunciato un altro concorso per 530 nuovi posti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tra amministrativi, tecnici e informatici. Ma bisogna fare di più. Per questo oggi ho chiesto al Governo di fare un ulteriore sforzo.

L’emendamento al Decreto “Rilancio”, a mia prima firma, mira a rafforzare proprio le strutture tecniche dello Stato sul territorio grazie a ulteriori 500 posti di lavoro e nuovi concorsi. Questi 20 milioni di euro di spesa annua sarebbero lo strumento per sbloccare miliardi di opere pubbliche, portando dentro la Pubblica Amministrazione statale tante risorse e tanti giovani tecnici.

Di seguito il testo integrale dell’interrogazione a risposta immediata:

 Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

con l’emergenza COVID-19 lo sblocco dei lavori pubblici a qualsiasi livello istituzionale assume una rilevanza ancora più strategica per il nostro Paese; a tal proposito il tema della semplificazione delle procedure ha assunto in questi mesi un ruolo preponderante nel dibattito politico, lasciando in secondo piano quello relativo alla necessità di dotare la Pubblica Amministrazione di risorse umane adeguate sia dal punto di vista della consistenza numerica, che delle competenze tecniche;

i Provveditorati per le Opere Pubbliche sono gli organismi tecnici dello Stato nel settore dei lavori pubblici e possono operare anche a supporto degli enti locali, che troppo spesso scontano enormi carenze in termini di capacità tecnico-amministrative sin dalla fase di progettazione degli interventi e con una connessa incapacità di accelerazione della spesa per investimenti, a partire dalle risorse europee e dai fondi sviluppo e coesione –:

quale sia l’attuale dotazione organica dei diversi Provveditorati per le Opere Pubbliche e l’effettivo fabbisogno stimato minimo di personale, anche sulla base delle richieste dei vari provveditori, per l’efficace svolgimento del servizio e quali siano le misure in corso e in via di definizione per il rafforzamento dei Provveditorati per le Opere Pubbliche.

Risposta del Sottosegretario Margiotta in rappresentanza del Governo:

In merito alla dotazione organica dei Provveditorati Interregionali per le Opere Pubbliche, riporto la proiezione del personale al 31 dicembre 2020, comprensiva del numero di cessazioni in corso per limiti di età e per pensionamenti anticipati “quota 100”, suddivisi per sedi:

  • Piemonte, Val d’Aosta, Liguria n. 80 unità;
  • Lombardia, Emilia Romagna n. 140 unità;
  • Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia n. 170 unità;
  • Toscana, Umbria, Marche n. 136 unità;
  • Lazio, Abruzzo, Sardegna n. 269 unità;
  • Campania, Molise, Puglia, Basilicata n. 371 unità;
  • Sicilia, Calabria n. 271 unità.

La diversa consistenza numerica deriva da una serie di fattori tra cui:

  • l’emanazione di alcune norme speciali che hanno consentito l’aumento degli organici dei provveditorati della Sicilia e della Campania quale risposta ai carichi di lavoro derivanti dagli eventi sismici del Belice e dell’Irpinia;
  • le numerose richieste di trasferimento, prevalentemente orientate dagli uffici del nord a quelli del sud;
  • l’attuazione della riforma prevista dal decreto legislativo n. 112/1998 che ha trasferito alle Regioni una parte delle funzioni in capo ai Provveditorati e le connesse risorse umane e finanziarie.

E’ indubbio che gli uffici situati nel nord-Italia risentano di una maggiore carenza di organico.  Trattasi di una condizione comune a tutte le pubbliche amministrazioni, che, a causa del ridotto o mancato turn-over imposto dalla normativa emanata tra il 2006 ed il 2018, hanno subito una progressiva riduzione delle unità di personale in servizio.  Ad ogni modo, dal 2017 alla data odierna sono state assunte 88 unità di personale, in prevalenza con la qualifica di funzionario ingegnere architetto, ed assegnate sia agli uffici della sede centrale (50 unità) sia ai Provveditorati (38 unità).

Il ripristino del turn-over al 100% consentirà l’immissione in servizio dello stesso numero di cessati negli anni 2018/2019/2020.  Al riguardo è già stato presentato il Programma triennale per il fabbisogno del personale e il Piano delle assunzioni.  Nell’ambito di tale Piano ed a seguito delle intese intercorse con il Dipartimento della funzione pubblica, verranno banditi prossimamente due “concorsi unici” per personale non dirigenziale, gestiti dal suddetto Dipartimento e finalizzati all’assunzione, per quanto concerne il MIT, di 210 funzionari amministrativi/contabili e di 320 assistenti amministrativi, tecnici ed informatici.  Oltre a dette assunzioni, l’articolo 47 del decreto legge n. 34/2019 ha autorizzato l’assunzione di 100 unità non dirigenziali di alta professionalità – 80 ingegneri e 20 amministrativi – da destinare, in particolare, ai Provveditorati.
E’ stato già adottato il decreto MIT, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione, che definisce i requisiti dei candidati e le modalità di svolgimento del concorso per i funzionari amministrativi e si è in attesa della definizione, da parte del Dipartimento funzione pubblica, del bando di concorso per gli 80 ingegneri.
Infine, per quanto riguarda il reclutamento dei dirigenziali – tecnici e amministrativi – il Ministero è stato autorizzato ad assumere 24 unità di livello dirigenziale non generale, che verranno reperite sia tramite le procedure di mobilità, sia attraverso due distinti corsi (uno riservato alle professionalità amministrative, gestito dalla SNA, e uno per le professionalità tecniche, gestito dal MIT).

Per ascoltare la mia interrogazione clicca qui

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