Riqualificazione foce del fiume Oreto
SPUNTO INIZIALE
Lungo la costa sud di Palermo si estende una vasta area nel cui cuore è presente la foce del fiume Oreto, ultimo corso d’acqua della città. Da anni comitati di cittadini e associazioni locali combattono diverse battaglie allo scopo di ottenere un intervento di rinaturalizzazione del tratto di costa di via Messina Marine per garantire una fruizione sicura e sostenibile dell’importante foce e per ripristinare il suo naturale contesto ambientale. Allo stato attuale l’area versa in uno stato di degrado e abbandono essendosi trasformata negli anni in una vera e propria discarica.
OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE
DOVE VERRÀ REALIZZATO L’INTERVENTO
STATO DI AVANZAMENTO
Riqualificazione della foce del fiume Oreto
APPROFONDIMENTI
L’impegno per ottenere il finanziamento
Nel marzo 2021, all’indomani della pubblicazione del bando per interventi di rigenerazione urbana da 20 milioni di euro, insieme al consigliere comunale Antonino Randazzo, abbiamo riportato all’attenzione dell’Amministrazione comunale tre interventi finanziabili, tra cui il progetto di riqualificazione della foce del fiume Oreto.
Nel giugno 2021, ho richiesto al Ministero una proroga dei termini di presentazione delle domande per superare un problema amministrativo che avrebbe precluso la partecipazione del Comune al bando. A seguito dell’ottenimento della proroga, facendo seguito a quanto da noi proposto, il Comune ha richiesto l’assegnazione del contributo anche per la riqualificazione della foce del fiume Oreto al fine di garantire la fruizione sicura e sostenibile della foce e della costa in via Messina Marine, per un importo complessivo di 12 milioni di euro e contestualmente abbiamo fatto inserire in tale progetto anche l’abbattimento dell’ecomostro di Tiro a segno e la rigenerazione dell’area. Nel dicembre 2021 abbiamo ottenuto il finanziamento, un importante risultato i cui frutti si vedranno nei prossimi anni.
A lavoro per salvare l’intervento finanziato
Nel maggio 2023 è emerso qualche fisiologico mese di ritardo nell’avanzamento dell’iter burocratico a causa della complessità del progetto. Ritardo che di fatto mette a rischio il finanziamento ottenuto, soprattutto a fronte dell’imminente termine di aggiudicazione dei lavori fissato dal Governo nazionale al 30 luglio 2023 (clicca qui per consultare il report di maggio 2023 sullo stato di avanzamento dei finanziamenti infrastrutturali finanziati nell’ambito del PNRR).
Per questa ragione, insieme alla Senatrice Dolores Bevilacqua, abbiamo depositato un’interrogazione parlamentare al Senato per salvare le risorse, specie considerando la facilità con la quale in questa vicenda si può intervenire: l’impegno con l’Europa, infatti, è quello di completare almeno una parte degli interventi entro la prima metà del 2026. Dunque, basterebbe una modifica del decreto ministeriale per prorogare i tempi, senza alterare in alcun caso gli impegni presi con l’UE. Inoltre, abbiamo anche trasmesso una nota all’Amministrazione Lagalla e depositato un atto per il tramite del nostro gruppo consiliare per sollecitare un intervento politico sul Governo nazionale.
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