Stallo su 10 milioni per Zen, Marinella e Partanna Mondello: Lagalla intervenga

Stallo su 10 milioni per Zen, Marinella e Partanna Mondello: Lagalla intervenga

Negli anni passati, grazie ad una mia iniziativa istituzionale, il Comune di Palermo è riuscito a recuperare ben 10 milioni di euro del Programma Periferie, anche se ad oggi l’unico intervento sul quale sembra ci siano lenti passi in avanti è la ristrutturazione del diamante di baseball, finanziato con 4,5 milioni. L’Amministrazione comunale appare totalmente in silenzio ed inerte sugli altri interventi allo Zen, a Tommaso Natale e a Partanna-Mondello.

Per sbloccare la situazione di stallo ho scritto al Sindaco Lagalla: la partita è tutta in mano a lui e alla Meloni, vista che il programma fa capo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Considerando che le risorse possono essere destinate solo ad interventi già previsti nel programma, ho evidenziato al Comune interventi che ritengo di prioritaria realizzazione e per i quali si potrebbero recuperare ulteriori risorse da progetti ormai accantonati.

Tra questi figurano:

  • la ristrutturazione della scuola materna ‘Sciascia’ per i bambini dello Zen, sulla quale nonostante siano previsti circa 6 milioni di euro di finanziamenti tra fondi ex Gescal e Programma Periferie non si muove una foglia;
  • la realizzazione di un’area di verde sportivo alla Marinella, intervento per il quale avevo avviato un percorso che prevedeva il coinvolgimento di RFI e Italferr, vista la presenza di una significativa area ferroviaria che potrebbe essere restituita al Comune e che regalerebbe un ampio spazio a verde, “aprendo” la Marinella verso Tommaso Natale e la stazione dei treni.
  • Ho anche segnalato a Lagalla le interlocuzioni con l’Agenzia del demanio per un loro coinvolgimento nella rifunzionalizzazione di locali confiscati alla mafia in caserma dei Carabinieri nei pressi di via Lanza di Scalea.

Il Sindaco deve rilanciare l’iniziativa per l’attuazione del programma e deve scrivere a Palazzo Chigi per chiedere o ottenere il via libera per la riprogrammazione delle risorse non utilizzate.