Zen, Convenzione per la riqualificazione del quartiere: a lavoro con Regione e Comune

Zen, Convenzione per la riqualificazione del quartiere: a lavoro con Regione e Comune

Questa mattina ho avuto il piacere di partecipare all’evento ‘Dalla A allo Zen, ridurre la marginalità attraverso una proposta ecosostenibile’, organizzato da Fillea CGIL Palermo e dal Laboratorio Zen Insieme. Ho ascoltato con interesse gli interventi che testimoniano il desiderio del territorio e delle istituzioni di rilanciare lo Zen. Queste energie, queste volontà comuni, abbiamo il dovere di trasformarle in fatti. Solo mettendo in campo uno sforzo istituzionale congiunto si possono dare le risposte che il quartiere merita. Sforzo che già si è concretizzato con la sigla ad inizio 2021 del nuovo accordo di programma dei fondi ex Gescal o col recupero dei finanziamenti del programma per le periferie della Presidenza del Consiglio. Sono primi passi importanti che non possiamo vanificare.

In queste settimane, in quest’ottica, ho trovato la disponibilità dell’Assessore regionale Marco Falcone col quale ho organizzato un tavolo istituzionale, coinvolgendo il Comune di Palermo. Nello specifico, stiamo lavorando affinché la Regione possa farsi carico di sette interventi di edilizia scolastica previsti dai fondi ex Gescal, tra cui la realizzazione di una nuova scuola materna in via Patti e la riqualificazione dei vari plessi della scuola ‘Sciascia’. In questa maniera il Comune potrebbe concentrarsi sulle restanti opere di rigenerazione urbana previste allo Zen, allo Sperone e a Borgo Nuovo. Adesso c’è bisogno di un ultimo slancio con Regione e Comune per costruire l’intesa e partire subito con progettazioni, gare e lavori.

Secondo la medesima logica, la scorsa settimana ho ottenuto la disponibilità da parte del Provveditorato alle opere pubbliche a farsi carico di due interventi previsti con i fondi ex Gescal. Tra questi, ho richiesto espressamente di prevedere la riqualificazione dell’area di via Carosio, oggi ridotta ad un ammasso di detriti.

Anche in questo caso, le opportunità vanno trasformate, con l’impegno di tutti, in fatti concreti. Mettiamo al centro la soluzione dei problemi con lungimiranza e onoreremo i nostri ruoli istituzionali, anche se i risultati si vedranno tra qualche anno.